“C’era ancora una volta.
Storie per ritornare bambini e diventare grandi.”
Questo sito è dedicato ad Arianna, una bambina che un giorno mi disse: “l’immaginazione è come il sistema immunitario”.
La sua malattia l’aveva costretta a letto. E lei leggeva e immaginava. Aveva una saggezza nel sapere qual era il libro giusto per ognuno. Ho letto insieme a lei. Ho letto i libri che stava leggendo lei, o che lei aveva appena letto. Era un modo per starle accanto.
Grazie a lei, è nata LIBRI RIMEDIO.
Ora il mio desiderio è condividerli, con adulti e bambini.
L’immaginazione è malata
A partire dalla mia esperienza clinica con i bambini e gli adulti ho potuto toccare con mano che l’immaginazione è oggi profondamente in crisi, e questo è pericoloso perché ci rende meno liberi e meno umani. I bambini non solo non sanno più giocare, non leggono quasi più, ma dicono che è faticoso e che richiede troppo tempo. Giocano con gli smart phone. Quando si fermano sentono il vuoto. Si annoiano.
Viviamo in un tempo, come dice Calvino nelle Lezioni americane “in cui si sta verificando la perdita di una facoltà umana fondamentale: il potere di mettere a fuoco visioni a occhi chiusi, di pensare per immagini.”
È un tempo infatti nel quale da un lato siamo sommersi da immagini idolo o spazzatura e dall’altro siamo invasi da una ipertrofia della parola disincarnata. Una parola che spiega e non rivela. Piatta.
Non una parola che sia presenza e un luogo che favorisce l’immaginazione.
Il bombardamento di immagini esteriori a cui sono sottoposti i bambini, atrofizza l’immaginazione e la produzione di immagini che emergono dalla psiche.
“L’immaginazione è come il sistema immunitario”.
Non avere la capacità di immaginare è come non avere un sistema immunitario capace di metabolizzare l’esperienza, soprattutto il negativo. Non potere trasformare - come diceva Hegel - il negativo in vita. L’immaginazione è una strada per riuscire ad affrontare le sfide della vita, la paura e la morte.
L’immaginazione permette un cambio di sguardo, e quindi la possibilità di trovare delle soluzioni.
Credo profondamente nel valore terapeutico dell’immaginazione - come organo di senso e di percezione - e dello sguardo che può facilitare queste dimensioni.
(Stocchi I., Il Gioco della Sabbia nella Terapia con i Bambini. La Pazienza dello Sguardo, Biblioteca Vivarium, 2018)
Penso, come dice Hillman, che “siamo tutti pazienti dell’immaginazione”.
Come risvegliare e curare un sistema immunitario che si è ammalato e atrofizzato?
Il gioco può essere un rimedio e una cura. E anche la lettura.
Perché il libro e la lettura possono essere un rimedio?
La lettura favorisce l’esperienza di lasciare che le nostre immagini emergano.
Il libro ci invita a un ascolto e mette l’accento sulle immagini interiori, quelle che sono dentro di noi.
Perché questo sia possibile ci deve essere un incontro tra il libro e il vissuto del bambino.
Trovare il libro giusto per ogni singolo bambino significa iniziarlo al suo mondo interiore e all’immaginazione. Aiutarlo ad appassionarsi alla lettura.
Allora, meno videogiochi e più libri.
Il tempo a cui ci introduce il libro è un tempo diverso da quello del video gioco.
È un tempo – come quello del gioco simbolico – più lento. Dura nel tempo.
Le fiabe tradizionali da sempre ci parlano per immagini e metafore dei nodi e delle sfide della vita e del diventare grandi. La letteratura per l'infanzia negli ultimi anni ha ripercorso le sfide di sempre attraverso racconti e storie nuove in cui gli stati d'animo che accompagnano le tappe della crescita e le risorse necessarie per affrontare le sfide della vita sono molto chiaramente descritti: la paura, la tristezza, la rabbia, il dolore, la morte, l'amore, l'amicizia, l'immaginazione.
Questi racconti e storie dei nostri giorni ci possono aiutare a parlare di quello che non si riesce a dire, e possono aiutare gli adulti a trovare le parole per comunicare ai bambini, e diventare uno strumento di cura, per adulti e bambini.
Iolanda Stocchi, nata a Venezia nel 1961.
Psicologa e Psicoterapeuta junghiana, lavora da venticinque anni a Milano con adulti e bambini.
Affianca al lavoro analitico con la parola il Gioco della Sabbia.
Ha pubblicato diversi saggi nella Rivista di Psicologia Analitica, il volume Il Silenzio delle Sirene. Figurazioni della psiche femminile, Editore Biblioteca Vivarium, 2005, il volume Il Gioco della Sabbia nella terapia con i bambini. La Pazienza dello Sguardo Editore Biblioteca Vivarium”, 2018, e la riedizione aggiornata Il Silenzio delle Sirene. Se il maschile non ascolta il canto. Dal Romanico al Gioco della Sabbia, Editore Biblioteca Vivarium, 2019.